Una zanna di mammut in fondo all’oceano
La conferma. Al tempo i due provarono a prelevarlo ma riuscirono solo a staccarne un minuscolo frammento dalla punta; un’analisi del campione ha confermato i loro sospetti, e due anni dopo Haddock si è rimesso in mare insieme a un’intera squadra di esperti. Grazie al braccio meccanico del ROV sono riusciti a recuperare l’intera zanna e a riportarla in superficie.. Una volta estratto dall’acqua, il campione si è dimostrato preservato alla perfezione: merito della combinazione tra le basse temperature e l’alta pressione del fondale. I ricercatori sono persino riusciti a estrarre frammenti di DNA dal tessuto interno della zanna, in quello che loro stessi hanno definito “il nostro momento Jurassic Park”.
Non così raro. In attesa della pubblicazione dello studio, il team ha per adesso confermato che la zanna apparteneva a un mammut della Columbia (Mammuthus columbi) vissuto circa 100.000 anni fa, e che l’esemplare era femmina. Secondo i ricercatori, ritrovamenti del genere negli oceani non sono così rari come si potrebbe credere, ma le attività umane, per esempio le trivellazioni, rischiano di distruggerne un’enorme quantità senza che neanche ce ne rendiamo conto..